Conclusi i Work-Shop per rievocatori del Veneto
Si è concluso domenica 17 ottobre al Castello di Zumelle il I
I Ciclo di Iniziative a Favore della Crescita Qualitativa delle Rievocazioni Storiche del Veneto
, a cura del
Serenisimo Tribunal de l'Inquisithion
, in collaborazione con
Veneto Storico
e con il
CERS
, e con il contributo della
Regione Veneto - Assessorato alle Politiche per la Cultura e l'Identità Veneta
.
Il ciclo è stato aperto da una giornata di studi, organizzata dall'
Associazione "Undicigradi"
sabato 2 ottobre 2004, in occasione de "Alla Corte Caminense", presso la Biblioteca Civica di Vittorio Veneto, dal titolo "
Vestirsi nel Medio Evo
".
Diverse le tematiche toccate dai vari relatori : il Presidente del CERS e di Veneto Storico
Massimo Andreoli
ha sottolineato il ruolo che la Rievocazione Storica può rivestire all'interno di una politica culturale e turistica che punti alla salvaguardia dell'identità e alla promozione del territorio".
La Dott.ssa
Loredana Imperio
(Presidente L.A.R.T.I e del Circolo Vittoriese Ricerche Storiche) ha invece esposto il risultato di una serie di studi compiuti sull'abbigliamento medievale, arrivando a presentare le diverse tipologie di tessuto (cotone compreso), colore e confezione, che andavano a comporre l'abbigliamento veneto del XII e XIII secolo.
La Prof.ssa
Cosetta Serafini
, Docente all'Istituto Statale d'Arte di Cencenighe Agordino, ha invece presentato diversi esempi di ricostruzione di abito storico, attraverso l'interpretazione dei grandi costumisti teatrali e cinematografici, per finire con il Dott.
Vinicio Quassi
(Presidente Accademia "Jaufrè Rudel" di Gradisca d'Isonzo) che ha presentato l' Evoluzione dell'armamento ed abbigliamento difensivo dall'XI al XV secolo.
Particolarmente apprezzata, nel pomeriggio, la spettacolare esibizione di tiro con l'arco a cura di
Celestino Poletti
di Trento, primatista mondiale di tiro istintivo con arco storico con 12.000 frecce in 24 ore.
Sabato 9 ottobre 2004, presso l'Auditorium del Centro Culturale "D.E. Bordignon" a Castelfranco Veneto, si è tenuto il primo vero e proprio work shop dal titolo "
Credibilità della Rievocazione Storica : suoni e voci del Medio Evo
".
Tre gli interventi che hanno introdotto i presenti allo studio e alla più corretta metodologia nel rievocare musiche e danze del passato : il Prof.
Marco Rosasalva
(Direttore della Scuola di Musica Antica di Venezia) ha introdotto - con il supporto di vere e proprie guide all'ascolto - le Forme e generi musicali nei secoli XII e XIII, un excursus tra musica sacra e profana, popolare e di corte che ha di fatto preparato il campo ai due interventi successivi : quello del Prof.
Claudio Sartorato
(Direttore "Consort Corte Antica") che ha affrontato più specificatamente il tema de "I Suoni medievali all'interno di una Rievocazione Storica", portando alcuni esempi di strumenti antichi, di copie filologicamente realizzate e di strumenti popolari di provenienza per lo più africana e mediorientale che, fortemente legati alla tradizione popolare, sono giunti a noi pressoché immutati nei secoli, rappresentando una più che valida alternativa - meno costosa di un originale o di una ricostruzione filologica - per chi volesse "suonare il Medio Evo".
Infine le "Danze dell'uomo medievale", presentate dalla Dott.ssa
Mariuccia Bassi
(Coreografa e ricercatrice di danze storiche nonché Direttore Artistico de "Il Passemesso" di Bergamo) che nel pomeriggio, dapprima su base teorica e poi in un vero e proprio laboratorio pratico a cui diversi gruppi storici del Veneto hanno partecipato, ha presentato - se pur in modo sommario - le prime basi fondamentali che chiunque voglia affrontare la danze medievali deve assolutamente conoscere.
Infine, il secondo Work-Shop Formativo, domenica 17 ottobre 2004 al Castello di Zumelle, : "
A Tavola con il Medio Evo Veneto
".
Due le relazioni : "La cucina medievale del popolo, tra XIII e XV secolo" a cura di
Anna Fabbri
(Commissario del CERS, Sezione "Cucina Storica"), che ha presentato alcune ricette medievali, ma anche le vere e proprie teorie filosofiche che allora regolavano le diverse posologie di sapori e spezie. In pratica, il gusto agrodolce che così spesso troviamo in un banchetto del XIII secolo non era dettato dal solo gusto dell'epoca, ma dalla convinzione che solamente una corretto equilibrio tra elementi tra loto opposti non avrebbe di fatto nuociuto alla salute.
Franco Borghi,
invece, forte dei suoi 12 anni passati ad organizzare banchetti e taverne medievali, ha affrontato le questioni più "pratiche" nell'apparecchiare un tavolo medievale, sia dal punto di vista ricostruttivo (quali cocci o posate usare, come presentare le diverse pietanze, quali vini servire) che pratico (presentando le normative che regolamentano la somministrazione di cibi in una manifestazione pubblica, che spesso impediscono la ricostruzione rigorosa come storicamente andrebbe invece fatta).
La giornata si è quindi chiusa con un pranzo a base di un menù medievale che ha presentato piatti legati alla tradizione veneta tra XIII e XIV secolo.
mercoledì 20 ottobre 2004